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Dershowitz demolisce la vignetta antisemita con cui è stato attaccato a Berkeley e denuncia ipocrisie e collusioni senza invocare nessuna censura

Di Alan Dershowitz

Alan Dershowitz, autore di questo articolo

Recentemente sono stato invitato a Berkeley a presentare le ragioni liberal a favore di Israele. Nella  conferenza ho sostenuto la creazione di uno stato palestinese e la fine negoziata del conflitto. Ho esortato coloro che mi contestavano a pormi domande ostili e ho risposto a tutte le loro domande. L’uditorio ha reagito positivamente al dibattito.

Poi, subito dopo la mia conferenza, all’esterno della scuola di diritto di Berkeley è stato appeso un poster con una svastica disegnata sulla mia faccia. Il preside della scuola di diritto di Berkeley, Erwin Cherwinsky, ha firmato una lettera di condanna della svastica. Vi si legge: “Diversi nostri studenti hanno espresso il loro disaccordo con Dershowitz e lo hanno fatto in modo perfettamente appropriato, il che ha portato discussione e dialogo. Sono stato lieto di sapere come era andata, ma poi sono rimasto scioccato nell’apprendere della svastica disegnata in un volantino su Dershowitz affisso da qualcuno”.

Poco dopo, il Daily Californian – il quotidiano degli studenti di Berkeley – ha pubblicato una vignetta antisemita in cui si vede una brutta caricatura del sottoscritto con la testa infilata nel buco di un pannello di cartone. Dietro al cartone, sono ritratto mentre schiaccio con il piede un bambino palestinese e tengo sul palmo della mano un soldato israeliano che spara a un ragazzino palestinese disarmato. Sul cartone, scarabocchiato in lettere maiuscole, il titolo della mia conferenza: “Le ragioni liberal di Israele”.

La vignetta pubblicata dal Daily Californian (clicca per ingrandire)

In una lettera al direttore, il rettore dell’università Carol Christ ha scritto: “La vostra recente vignetta-editoriale che prendeva di mira Alan Dershowitz era ingiuriosa, disgustosa e profondamente sconfortante. Condanno la sua pubblicazione. Siete consapevoli che le immagini antisemite in essa contenute si collegano direttamente alla secolare ‘calunnia del sangue’ con cui si accusavano falsamente gli ebrei di dedicarsi a omicidi rituali? Non riesco a ricordare niente di simile nel Daily Cal, ed esorto i responsabili del giornale a riflettere se non sanzionerebbero una siffatta aggressione contro altri gruppi etnici o religiosi. Non possiamo costruire una comunità di campus dove tutti si sentano al sicuro, rispettati e accolti, se l’odio e la perpetuazione di stereotipi perniciosi diventano una parte accettata nel nostro discorso”.

È impressionante che questa disgustosa caricatura, che potrebbe comodamente comparire in una pubblicazione nazista, sia stata pubblicata in quello che si definisce “l’organo ufficiale della città di Berkeley”. La vignetta ricorda da vicino la grottesca propaganda antisemita della “calunnia del sangue” di cui traboccava il Der Sturmer negli anni ’30, in cui gli ebrei venivano dipinti mentre bevevano il sangue di bambini non ebrei. Le fandonie sugli ebrei come rapaci predatori, egregiamente divulgate dal noto falso zarista I protocolli degli anziani di Sion, erano antisemite allora e sono antisemite ancora oggi, non importa se abbracciate dall’estrema sinistra o dall’estrema destra.

Una vignetta antisemita americana esorta a uccidere “con il gas velenoso” il ragno ebreo prima che ti divori

Questa sequenza di eventi, innescata da studenti di sinistra che sin dall’inizio hanno contestato il mio diritto di parlare a Berkeley, non fa che confermare ciò che penso da tempo: che c’è ben poca differenza tra i nazisti dell’estrema destra e gli antisemiti dell’estrema sinistra. E’ del tutto evidente che questa abominevole caricatura è espressione di un neo-nazismo di estrema sinistra.

Merita sottolineare che queste manifestazioni antisemite contro la mia persona costituiscono la reazione a un discorso in cui sostenevo uno stato palestinese, la fine dell’occupazione e la mia opposizione alle politiche d’insediamento israeliane. Molti nell’estrema sinistra si rifiutano di prendere in considerazione questo tipo di posizioni, per loro troppo articolate. E questo perché la loro ostilità verso Israele non deriva da nessuna particola reazione o politica israeliana. Quand’anche Israele si ritirasse dalla Cisgiordania, demolisse la barriera di sicurezza e riconoscesse Hamas come legittima organizzazione politica, non sarebbe ancora sufficiente. Per questi estremisti, non si tratta di ciò che fa Israele. Si tratta di ciò che è Israele: lo stato nazionale del popolo ebraico. Per molti nell’estrema sinistra, Israele è comunque e in ogni caso un’impresa imperialista, colonialista, da apartheid e genocida, e che deve essere distrutto.

Tuttavia, come ho difeso il diritto dei nazisti di marciare a Skokie, così difendo il diritto dei fanatici di estrema sinistra di produrre questo tipo di materiale antisemita, nonostante si tratti di istigazione all’odio. Ma coloro che condannano i discorsi di odio quando provengono dalla destra dovrebbero prendere posizione anche quando i discorsi di odio provengono dalla sinistra. Il silenzio da parte di coloro che si schierano a sinistra è imbevuto di ipocrisia. Riflette il vecchio adagio: libertà di parola per me, ma non per te.

In una vignetta del 1934 sul nazista Der Sturmer, gli ebrei si abbeverano del sangue dei bambini non-ebrei (clicca per ingrandire)

Sicuramente gli studenti avevano il diritto di pubblicare questa vignetta, ma avevano anche il diritto di non pubblicarla. Sono sicuro che, a parti rovesciate, se una vignetta altrettanto odiosa fosse stata diretta contro le donne, i gay, i neri o i musulmani, non l’avrebbero pubblicata. C’è un termine per definire questo doppio standard: fanatismo intollerante.

La risposta migliore al fanatismo è l’opposto della censura: è denunciarlo e svergognarlo davanti al tribunale dell’opinione pubblica. La vignetta offensiva non deve essere rimossa, come alcuni hanno suggerito. Deve essere ampiamente diffusa insieme ai nomi bene in vista dell’antisemita che l’ha disegnata e dei fanatici direttori che hanno deciso di pubblicarla. Ogni potenziale datore di lavoro o responsabile iscrizioni dovrà chiedere loro di giustificare questo loro fanatismo.

Joel Mayorga è il fumettista antisemita. Karim Doumar (direttore responsabile e presidente), Alexandra Yoon-Hendricks (caporedattore) e Suhauna Hussain (direttore della pagina degli editoriali) dirigono la redazione che ha sovrinteso alla decisione di pubblicare la vignetta. Devono essere considerati responsabili delle loro riprovevoli decisioni. Li sfido a giustificare il loro intollerante fanatismo.

Non sarà sufficiente nascondersi dietro lo scudo della libertà di espressione, perché tale libertà comporta anche il diritto di non pubblicare una manifestazione di antisemitismo, come si rifiuterebbero di pubblicare un’altra espressione di fanatismo.

Dopo che ho inoltrato il mio intervento, il Daily Cal ha cercato di censurare il mio pezzo a proprio vantaggio, omettendo la mia definizione del disegnatore come “antisemita”. Ma per quanto ne so, non avevano modificato la vignetta offensiva. Il direttore ha poi affermato che l’intento della vignetta era quello di svelare l’ipocrisia della mia conferenza. Ma il giornale non ha mai nemmeno riportato il contenuto della mia conferenza e non so nemmeno se il fumettista fosse presente. Chiaramente la vignetta era basata su uno stereotipo, e non sui contenuti della mia conferenza.

(Da: Jerusalem Post, 30.10.17)

La medioevale “calunnia del sangue” riproposta dal nazista Der Sturmer (clicca per ingrandire)