Una Valle della Pace fra Israele e Giordania

Massima priorità dal governo israeliano al progetto del canale Mar Rosso-Mar Morto

image_1619Il governo israeliano ha adottato domenica scorsa come progetto nazionale un vasto piano per lo sviluppo di un “corridoio economico” al confine israelo-giordano-palestinese denominato “La valle della pace”. Si tratta di un piano da 10 miliardi di dollari, presentato dal vice-primo ministro Shimon Peres, che si estende per 500 km dal Golfo di Eilat lungo le valli di Arava e del Giordano, fino al fiume Yarmuk.
Al cuore del piano, l’apertura di un canale di 160 km tra il Mar Rosso e il Mar Morto, una linea ferroviaria che collegherà la città di Haifa con la città giordana di Irbid, un aeroporto israelo-giordano nella zona di Aqaba/Eilat, un parco industriale israelo-palestinese nella Cisgiordania settentrionale.
Essendo stati dichiarati progetti nazionali, tutti i singoli progetti avranno alta priorità e procederanno lungo un iter di approvazione accelerato.
Il piano “La Valle della Pace” prevede anche progetti per la desalinizzazione dell’acqua e la produzione di elettricità nella valle di Arava, e la creazione di una zona di produzione agricola nella valle del Giordano con l’aiuto del governo giapponese. Il previsto collegamento con la rete ferroviaria giordana a Irbid consentirà in futuro il trasporto di merci dal porto mediterraneo di Haifa sino all’Iraq, una rotta che era attiva prima del 1948.
Sovvenzioni extra-governative copriranno la maggior parte del progetto con l’aiuto della Banca Mondiale, di alcuni Stati, del settore privato e di donatori. Sarà costituito un Comitato di consulenza composto da ex presidenti e capi di governo di vari paesi.
Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha detto che il progetto è molto importante sotto tutti gli aspetti che riguardano la stabilità regionale, e che promuoverà interessi nazionali di prim’ordine attraverso lo sviluppo economico. Il piano avrà la precedenza in tutti i ministeri del governo.
Gli attivisti ambientalisti Friends of the Earth hanno invece definito la decisione del governo israeliano di sostenere il canale Red-Dead (Mar Rosso-Mar Morto) come “irresponsabile”.

(Da: Ha’aretz, 12.03.07)