Vaccino-terapia per rimettere sotto controllo il sistema immunitario colpito da AIDS

Una scoperta che potrebbe avere effetti spettacolari nella cura dei pazienti affetti da immunodeficienza acquisita.

image_510Un’équipe di ricerca del centro medico di Gerusalemme Hadassah ha sviluppato un vaccino che rafforza il sistema immunitario del corpo contro gli effetti autoimmunitari dell’AIDS, una scoperta che potrebbe avere effetti spettacolari nella cura dei pazienti affetti da AIDS.
I ricercatori israeliani hanno scoperto che, benché l’attuale trattamento con ampio cocktail di medicinali uccida il virus, il sistema immunitario continua a uccidere cellule sane. Mentre il virus scompare in molti pazienti, il loro sistema immunitario rimane pericolosamente inefficace contro agenti estranei, e molti pazienti muoiono per complicazioni.
La ricerca è centrata sullo sviluppo di un vaccino che arresti questo processo distruttivo autoimmunitario. I risultati dello studio sono stati pubblicati nell’ultimo numero del prestigioso Journal of Clinical Virology.
Lo studio è stato condotto tra il 1998 ed il 2002, con un ulteriore periodo di monitoraggio di due anni. Sette pazienti vi hanno partecipato, e cinque di essi hanno risposto positivamente al vaccino sviluppato dall’équipe di ricerca.
Inizialmente i ricercatori hanno identificato cellule CD8 che prendono parte al processo autoimmunitario e che sarebbero responsabili della distruzione delle cellule CD4 nel sistema immunitario. In laboratorio, gli scienziati hanno isolato le cellule CD8 da un campione dei globuli bianchi del paziente e la hanno mescolate con cellule CD4, dimostrando che le cellule CD8 prendevano parte al processo di uccisione. A questo stadio, la preparazione del vaccino comportava la neutralizzazione di queste cellule CD8 e la preparazione di porzioni di 10 milioni di cellule da usare con iniezioni sottopelle per provocare una vaccinazione contro le cellule nocive.
Sette pazienti sono stati curati con il nuovo vaccino terapeutico. Ognuno ha ricevuto da tre a quattro iniezioni in un periodo di sei mesi. Dopo la cura, il conto delle cellule CD8 dei pazienti è stato sottoposto a monitoraggio continuo per altri due anni dalla vaccinazione iniziale, per determinare se il numero di cellule CD4 aumentava nel sangue periferico e se, successivamente, rafforzava il sistema immunitario. In cinque dei sette pazienti vaccinati le cellule CD4 erano aumentate di più del 50%.
“Dopo due anni di trattamento – ha detto Rivka Abulafia-Lapid, capo dell’équipe di ricerca – abbiamo scoperto che le cellule erano state eliminate oppure erano in numero molto basso. Dopo tre iniezioni del vaccino, cinque dei sette pazienti testati mostrava un aumento nei globuli bianchi sani, che li portava a un certo livello considerato buono per i pazienti di AIDS. Il nostro scopo non era di prevenire l’infezione da virus, ma di rafforzare il sistema immunitario e usare la nostra cura di vaccinazioni come complemento della terapia antivirale (HAART). Poiché il processo autoimmunitario continua anche dopo l’eliminazione del virus, il vaccino che abbiamo sviluppato è volto a fermare questo processo distruttivo. In altre parole, il nostro vaccino è complementare al cocktail di medicine, per impedire al corpo di continuare a distruggersi da solo”.
I ricercatori stanno continuando a sviluppare il vaccino, finanziati da una borsa di studio di Hadasit, la sussidiaria di Hadassah che promuove e commercializza le proprietà intellettuali generate in Hadassah, e dal Centro per lo studio delle malattie emergenti.
Aggiunge Abulafia-Lapid: “Ora pensiamo di effettuare estesi esperimenti clinici. Abbiamo dimostrato che il vaccino è non-tossico e sicuro. Non è una cura facile, ma è ormai provato che giova ai pazienti. Quello che io ho in mente è rendere la malattia simile a un’infezione cronica: il cocktail cura il virus e noi aiutiamo il sistema immunitario a guarire, permettendo al paziente di continuare la sua vita mentre il suo sistema immunitario combatte qualunque nuovo invasore”.

(Da: www.israel 21c.org)