Verso uno scontro fra palestinesi?

Dimostrazioni di forza di Hamas che cerca di attribuirsi il merito della vittoria.

image_837Le celebrazioni palestinesi di questi giorni per il ritiro israeliano indicano chiaramente che nella striscia di Gaza c’è più di una autorità di governo. Di più, le marce paramilitari di miliziani di Hamas e della Jihad Islamica, con tanto di volti coperti ed ampia esibizione di ogni tipo di arma, mostrano che le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese non sono le sole che possono pattugliare le strade.
Da mesi il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) parla della necessità che nella striscia di Gaza vi siano un solo governo e una sola forza di polizia. “C’è una sola autorità – ha dichiarato più volte – ed è l’Autorità Palestinese, eletta dal popolo con elezioni libere e democratiche, legittima rappresentante dei palestinesi”. Queste dichiarazioni di Abu Mazn sono rivolte in primo luogo a Hamas, da tempo sospettata di voler creare una dirigenza alternativa all’Autorità Palestinese nella striscia di Gaza. I capi di Hamas, pur negando qualunque intenzione di sostituire l’Autorità Palestinese di Abu Mazen, insistono a dire che il loro movimento non è meno legittimo dell’Autorità Palestinese. Hamas, sostengono, gode di un enorme sostegno nella striscia di Gaza, soprattutto grazie al suo ruolo nel fornire ai bisognosi un’ampia rete di servizi sociali, economici, sanitari ed educativi. Inoltre, aggiungono, l’opinione pubblica palestinese riconosce il ruolo svolto da Hamas nel cacciare Israele da Gaza e dalla Cisgiordania settentrionale grazie a centinaia di attentatori suicidi e di attacchi missilistici. E dunque Hamas cerca ora di attribuirsi il merito della “vittoria” organizzando celebrazioni separate da quelle dell’Autorità Palestinese e mandando i suoi uomini armati a inscenare manifestazioni per le strade.
Secondo alti funzionari dell’Autorità Palestinese, le dimostrazioni di forza da parte di Hamas mettono in grave imbarazzo Abu Mazen e le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese. Come ha detto uno dei funzionari, “le gesta di Hamas sono pericolose perché creano l’impressione che nella striscia di Gaza vi siano due governi e due eserciti. Si tratta di una grave sfida alla dirigenza eletta palestinese”.
Ma Hamas non è l’unica forza che sfida apertamente l’Autorità Palestinese. La Jihad Islamica, fino a poco fa liquidata come un gruppuscolo con poco seguito, venerdì scorso ha colto di sorpresa gli uomini dell’Autorità Palestinese quando ha esibito centinaia di uomini armati per le strade della striscia di Gaza settentrionale.
Oltre a tutto questo, Abu Mazen deve anche preoccuparsi per varie milizie insubordinate, affiliate a Fatah, che gli stanno col fiato sul collo nella striscia di Gaza. Anche alcune di queste milizie, composte da malcontenti miliziani di Fatah e ufficiali ribelli delle forze di sicurezza, stanno organizzando loro proprie celebrazioni. Per lo più si tratta di milizie che da tempo operano come bande armate private nei campi e nelle città della striscia di Gaza.
Alla vigilia del disimpegno israeliano, l’Autorità Palestinese ha messo in stato di massima allerta le sue forze in un estremo tentativo di evitare caos e anarchia. Ma i fatti di questi giorni nella striscia di Gaza rivelano le dimensioni della sfida che Abu Mazen e le sue forze di sicurezza dovranno fronteggiare nelle settimane a venire. In queste circostanze, uno scontro fra Autorità Palestinese e i suoi tenaci rivali sembra quasi inevitabile.

(Khaled Abu Toameh su Jerusalem Post, 13.08.05)

Nella foto in alto: Addestramento paramilitare quest’agosto in un campo estivo per ragazzini palestinesi gestito da Hamas a Rafah (striscia di Gaza)