Violento attacco Hezbollah sul nord di Israele

Katyusha, mortai e infiltrazione di commandos: almeno 12 israeliani feriti, abitazioni danneggiate.

image_974Mentre tutti gli occhi sono puntati sulle novità politiche in Israele, sembra che il leader dei jihadisti libanesi Hezbollah, Hassan Nasrallah, voglia fare di tutto per tornare al centro della scena. Almeno dodici israeliani, fra soldati e civili, sono rimasti feriti, due in modo trave, lunedì pomeriggio quando decine di razzi Katyusha e tiri di mortaio sono stati sparati dal Libano verso le comunità israeliane vicine al confine.
Il comando settentrionale delle Forze di Difesa israeliane ritiene che la pesante raffica avesse lo scopo di distrarre l’attenzione delle forze israeliane mentre commandos Hezbollah si infiltravano, usavano veicoli fuoristrada, con l’intento di sequestrare israeliani. Terroristi Hezbollah hanno aperto il fuoco in ogni direzione nel tentativo di creare grande confusione e approfittarne per sequestrare un soldato da una base delle Forze di Difesa localizzata nei pressi del villaggio di Rajar. Almeno quattro terroristi sono rimasti uccisi nello scontro a fuoco che è seguito al tentativo di infiltrazione e sequestro.
Un’ora dopo l’attacco, altri terroristi si avvicinavano a una postazione delle Forze di Difesa israeliane nei pressi dell’area del Monte Dov e aprivano il fuoco contro i militari. Almeno un terrorista jihadista è rimasto ucciso in questo secondo scontro a fuoco.
La raffica di attacchi, una delle più intense lanciata contro le comunità israeliane dell’Alta Galilea da quando le forze israeliane si sono ritirate sul confine internazionale, è iniziata verso le 14.30 locali ed è poi proseguita per diverse ore. Gli abitanti della cittadina israeliana di Metulla (all’estremo nord del paese) e dei kibbutz vicini sono stati sollecitati a scendere nei rifugi sotterranei. Più tardi, lo stesso provvedimento veniva preso per la città di Kiryat Shmona.
Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito all’attacco Hezbollah aprendo il fuoco con l’artiglieria e con velivoli da combattimento verso le postazioni Hezbollah nel Libano meridionale da dove erano partiti i lanci di Katyusha contro il territorio israeliano.
Nelle scorse settimane il confine settentrionale era stato messo in stato di allerta per la segnalazione di possibili tentativi da parte Hezbollah di imprimere un’escalation nell’area, un’eventualità che domenica mattina il ministro delle difesa israeliano Shaul Mofaz aveva prospettato durante la riunione settimanale di gabinetto.
Da quando, nel maggio 2000, Israele ha completato il ritiro dall’ultimo lembo di territorio libanese, i terroristi Hezbollah hanno cercato ogni pochi mesi di “infiammare” il confine per provocare una reazione militare israeliana proprio mentre in Libano è in corso un delicato processo di transizione verso una più completa indipendenza dal controllo siriano.

(Da: YnetNews, 21.11.05)

Nella foto in alto: Danni da razzi Hezbollah alle abitazioni israeliane di Metulla.