Yehuda Amichai

Gerusalemme

Gerusalemme porto di mare in riva all’eternita’.
L’altura del Santuario vasta nave, piroscafo sontuoso
di dolci svaghi. Dagli oblo’ del suo Muro Occidentale
occhieggiano giulivi santi in partenza. Chassidim si sbracciano
sulla banchina a salutare, arrivederci, urra’. Una nave
che attracca e salpa perpetuamente. E le transenne e i moli
e i poliziotti e le bandiere e l’alta alberatura delle chiese
e di moschee e i fumaioli di sinagoghe e le scialuppe
degli osanna e le colline-onde. Un suono di shofar: un’altra
che ha levato l’ancora. Biancovestiti marinai del Kippur
s’inerpicano per le scale ed il sartiame
di preghiere collaudate.

E il mercatare, gli archi, le cupole dorate:
Gerusalemme e’ la Venezia di Dio.

Le poesie sono pubblicate in Italia da Crocetti Editore.