1 marzo 2017

“Alla luce del rapporto del Controllore di stato – ha scritto Yossi Melman sul Jerusalem Post di martedì – è impossibile ignorare l’intrinseco paradosso delle guerre d’Israele. Rapporti e commissioni d’inchiesta criticano i vertici sia politici che militari, come è loro dovere. Tuttavia, alcune delle guerre più criticate da questi rapporti sono in realtà quelle che hanno procurato a Israele i migliori risultati sul piano strategico. La pace con l’Egitto venne raggiunta dopo la guerra di Yom Kippur. Sul confine libanese la calma dura da undici anni, dopo la seconda guerra in Libano con Hezbollah del 2006, e attualmente stiamo assistendo a uno dei più lunghi periodi di quiete sul fronte di Gaza: quiete che sembra destinata a durare, stando a molte stime, perché le operazioni israeliane degli anni scorsi, fino a quella del 2014, hanno fortemente scoraggiato Hamas dall’intraprendere un quarto round di violenze nell’arco di un decennio. La si può chiamare deterrenza, oppure astuzia della storia”.