1 settembre 2022

La Corte Suprema israeliana ha respinto, giovedì, l’appello di Amiram Ben Uliel, condannato all’ergastolo per l’uccisione nel 2015 di tre membri della famiglia Dawabsha, nel villaggio palestinese di Duma (Cisgiordania), verosimilmente come “vendetta” per un attacco terroristico in cui poco prima era stato ucciso un ebreo. Nella sentenza, la Corte afferma che “non c’è dubbio” che Ben Uliel ha commesso la “scioccante e profondamente inquietante” aggressione con ordigni molotov all’abitazione della famiglia palestinese. E aggiunge: “Non ci sono parole che possano rendere l’entità dell’orrore: azioni come questa sono in contraddizione e in conflitto con tutti i valori morali e con la cultura ebraica che insegna la tolleranza. L’odio per i membri di altre religioni, così come il razzismo fine a se stesso, si collocano fuori dall’ebraismo”