12 luglio 2019

Gli ispettori dell’AIEA avrebbero trovato prove di materiale radioattivo immagazzinato da Teheran, in violazione l’accordo nucleare del 2015, in un impianto identificato dall’intelligence israeliana a Turquzabad e segnalato all’Onu dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Ne ha dato notizia giovedì la tv israeliana Canale 13 dicendo che i funzionari dell’agenzia Onu per l’energia atomica hanno visitato il sito lo scorso marzo e hanno prelevato campioni di terreno per rilevare eventuali materiali radioattivi, e solo ora stanno preparando il loro rapporto. Citando quattro alti ufficiali israeliani a conoscenza della materia, il reportage afferma che i campioni sono risultati positivi e che sul sito sono state trovate ampie prove di materiale radioattivo, indicative del fatto che l’Iran vi aveva stoccato materiali nucleari che aveva tenuto nascosti all’AIEA. Netanyahu aveva svelato il sito durante il suo discorso alle Nazioni Unite dello scorso settembre, affermando che l’impianto era usato “per immagazzinare massicce quantità di equipaggiamento e materiali del programma iraniano per armi segrete”. Solo a marzo l’AIEA si era decisa a ispezionare il sito, con il rischio d’aver lasciato a Teheran il tempo di “ripulire” le prove della sua attività nucleare. Fino ad oggi, tuttavia, l’AIEA ha evitato di rendere pubblico quanto ha rilevato.

27 settembre 2018: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mostra all’Assemblea Generale dell’Onu un’immagine del sito iraniano a Turquzabad (clicca per ingrandire)