11 novembre 2019

Israele ha consegnato domenica alla Giordania due enclave agricole che aveva in affitto dal 1994 in virtù del trattato di pace tra Gerusalemme e Amman. La Giordania si è rifiutata di negoziare un’estensione della locazione. Le aree in questione sono Naharayim, nella valle del Giordano, e Tzofar, nella regione meridionale di Arava. La prima comprende anche la cosiddetta “Isola della pace”, un parco situato alla confluenza dei fiumi Giordania e Yarmouk dove sorge anche il memoriale dedicato alla sette studentesse israeliane assassinate sul sito nel 1997 da un soldato giordano mentre erano in gita scolastica. Una clausola del trattato di pace tra i due paesi ha permesso a Israele di mantenere il controllo delle due enclave per 25 anni, con l’intesa che la locazione sarebbe stata rinnovata automaticamente. Ma alla fine del 2018, di fronte alle crescenti critiche interne, re Abdullah II di Giordania si è avvalso della facoltà di interrompere il contratto. Fonti diplomatiche e politiche israeliane hanno espresso viva delusione per la decisione della Giordania, ma hanno anche detto che, date le forti pressioni interne su re Abdullah, era chiaro che Amman non avrebbe accettato nemmeno di negoziare. “Quando si tratta di relazioni con la Giordania – ha spiegato una fonte diplomatica ad Israel HaYom – tutte le questioni che vengono gestite dietro le quinte funzionano perfettamente, siano di sicurezza o economiche. Ma qualunque cosa esca sui loro mass-media o venga portata nel parlamento giordano incontra immediata opposizione”.

Il memoriale a Naharayim (clicca per ingrandire)

Soldati israeliani chiudono il cancello che conduce all’Isola della Pace, a Naharayim, al confine Israele-Giordania (clicca per ingrandire)