19 novembre 2020

Gli ordigni esplosivi sul confine israelo-siriano scoperti in tempo martedì dalla forze israeliane erano mine antiuomo attivabili a distanza, progettate per causare il massimo danno possibile. Posizionati a poca distanza fra loro tra i cespugli sul lato israeliano di un’enclave che in precedenza ha ospitato l’ospedale umanitario allestito dalle Forze di Difesa israeliane per curare civili siriani feriti nella guerra civile, gli ordigni pesavano 5 kg l’uno e contenevano 2,5 kg di esplosivo, più 2.000 sfere di metallo come schegge. Se fossero esplosi, ognuno di essi avrebbe ucciso chiunque entro un raggio di 15 metri e ferito chiunque fosse in piedi fino a 50 metri di distanza.

Alcuni degli ordigni scoperti e disinnescati in tempo dalle forze israeliane (clicca per ingrandire)