12 gennaio 2021

Autorità Palestinese e Giordania hanno accusato Israele di cercare di “giudaizzare” il piazzale del Muro Occidentale (“del pianto”) di Gerusalemme, da secoli venerato dagli ebrei in quanto ultime vestigia dei contrafforti del Secondo Tempio, a causa di lavori di ristrutturazione, da loro definiti “scavi”, di cui hanno chiesto l’immediata cessazione. Il Waqf di Gerusalemme controllato dalla Giordania, l’organismo che sovrintende ai luoghi santi musulmani, ha affermato che gli “scavi fanno parte del progetto [israeliano] per completare la giudaizzazione della piazza al-Buraq, a sud-ovest della moschea di al-Aqsa”. Al-Buraq è il termine usato dai musulmani per riferirsi al Muro Occidentale (totalmente trascurato dalle autorità arabe e musulmane fino al 1967, quando passò sotto controllo israeliano). Il Ministero degli esteri dell’Autorità Palestinese ha esortato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a “fermare i crimini delle forze di occupazione israeliane contro la moschea di al-Aqsa” e ha condannato gli “scavi” israeliani al Muro Occidentale, defininito il “muro occidentale della moschea di al-Aqsa”. Il Ministero palestinese ha anche accusato Israele di operare per “giudaizzare” l’intero sito, così come la moschea di Aqsa e il vicino quartiere di Silwan (Shiloah). Lo sceicco Omar Kiswani, direttore della moschea al-Aqsa, ha affermato che Israele sta cercando di espandere il piazzale del Muro Occidentale “in modo da poter ricevere un maggior numero di coloni [sic] ebrei che prenderanno d’assalto la moschea di al-Aqsa”. Lo sceicco Ikrima Sabri, presidente del Consiglio Supremo islamico ed ex mufti di Gerusalemme dell’Autorità Palestinese, ha denunciato i lavori di ristrutturazione come una “aggressione contro i musulmani con l’obiettivo di cambiare l’identità di Gerusalemme e manomettere il patrimonio e le antichità islamiche”. Sabri ha aggiunto che ciò che sta accadendo al piazzale del Muro Occidentale si inserisce nel contesto del tentativo di Israele di “creare una falsa identità ebraica”.

1905: ebrei in preghiera al “Muro del pianto” nell’angusto spazio concesso loro dalle autorità islamiche (clicca per ingrandire)