12 luglio 2021

Le forze di sicurezza israeliane hanno sventato, venerdì notte, un tentativo di contrabbandare dal Libano in Israele 43 pistole con munizioni e silenziatori, per un valore di oltre 820.000 dollari. I funzionari della sicurezza ritengono che le armi sequestrate al confine libanese fossero destinate ad attacchi terroristici all’interno di Israele con il sostegno del gruppo terroristico libanese Hezbollah. Secondo la polizia, dall’inizio del 2021 sono stati sventati diversi tentativi di contrabbandare armi lungo il confine settentrionale, ma questo risulta il sequestro più grande degli ultimi anni per quantità e qualità delle armi. Il portavoce in arabo delle Forze di Difesa israeliane, Avichay Adraee, ha sottolineato il valore di mercato delle armi provenienti dal Libano, che sta sprofondando in una grave crisi economica. “Stimiamo che sia di circa 827.000 dollari – ha twittato Adraee – Quanto latte per neonati, quanti pannolini, quanti litri di carburante, quante medicine per i cittadini libanesi si potevano comprare con questi soldi?”.

(clicca per ingrandire)