13 aprile 2018

Il mufti palestinese di Gerusalemme, Mohammed Hussein, ha pubblicato giovedì una fatwa (decreto religioso islamico) che vieta a chiunque “di cedere o vendere al nemico Gerusalemme o la terra di Palestina”. Già nel 2014 Hussein aveva emesso una fatwa in cui ricordava ai musulmani che è proibito vendere proprietà agli ebrei, dopo che si era saputo che alcune famiglie ebree avevano acquistato case da arabi a Silwan, quartiere poco fuori le mura della città vecchia di Gerusalemme. Negli anni scorsi, diversi palestinesi accusati di vendere proprietà a ebrei sono stati uccisi, mentre altri sono stati condannati al carcere dai tribunali dell’Autorità Palestinese. Hussein ha ribadito che il trasferimento di proprietà dei musulmani al “nemico” è illegale ed è considerato “tradimento”. “Ogni palestinese che vende la sua terra al nemico è un peccatore” ha dichiarato il mufti, chiarendo che ai palestinesi è proibito anche accettare dal “nemico” risarcimenti per la loro proprietà. Nella fatwa, Hussein afferma tra l’altro che “Gerusalemme e la moschea di al-Aqsa sono proprietà islamica fino al giorno del giudizio”.