13 febbraio 2019

Contrariamente a quanto avviene in genere, le varie fazioni palestinesi, comprese Hamas e Jihad Islamica, hanno sinora evitato di rivendicare o celebrare l’omicidio della 19enne israeliana Ori Ansbacher non perché è stata uccisa una innocente, ma perché prima di essere uccisa è stata violentata. Lo ha scritto martedì il quotidiano Ha’artez sottolineando che l’Associazione Detenuti Palestinesi non ha assunto la difesa dell’arrestato, che rimane difeso dall’avvocato d’ufficio israeliano. Il direttore dell’Associazione, Qadura Fares, ha spiegato ad Ha’aretz: “Se è vero che c’è stata un’aggressione sessuale, per quanto ci riguarda ciò lo rende un atto criminale e noi siamo contrari a chi commette un reato e cerca di farlo passare per un atto nazionalista”.