13 gennaio 2020

Nuove manifestazioni di protesta anti-regime si sono registrate domenica, in Iran, dopo quelle scoppiate sabato sera a Teheran e in altre città come Shiraz, Isfahan, Hamedan e Orumiyeh, poco dopo che i militari avevano ammesso d’aver abbattuto per errore l’aereo civile ucraino precipitato mercoledì. Per diversi giorni le autorità di Teheran avevano energicamente negato ogni responsabilità rifiutandosi di cooperare con i funzionari dell’aviazione internazionale, cosa che ha seriamente compromesso la credibilità del regime ora messo sotto accusa dai manifestanti e da una parte della stampa iraniana. In un editoriale del quotidiano Jomhuri-ye Eslami (Repubblica Islamica) si legge: “Coloro che hanno ritardato la pubblicazione della causa del disastro aereo e danneggiato la fiducia della gente nelle istituzioni dovrebbero dimettersi o essere licenziati”. Ha commentato domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Il regime iraniano ha mentito sull’aereo di linea ucraino proprio come mente sul nucleare”.