15 anni fa, il primo razzo Qassam palestinese contro i cittadini israeliani

Fino ad oggi sono più di 7.000 i razzi lanciati, con un netto aumento dopo il ritiro israeliano dalla striscia di Gaza

Un razzo Qassam esposto a Sderot, sullo sfondo delle immagini degli abitanti della città israeliana uccisi da lanci di razzi palestinesi

Il 16 aprile 2001 le organizzazioni terroristiche palestinesi sparavano per la prima volta un razzo Qassam verso il territorio israeliano segnando una svolta nella natura delle minacce che Israele deve fronteggiare dalla striscia di Gaza.

Fino a quel momento i palestinesi avevano fatto ricorso principalmente a classici attentati terroristici e a spari di mortai contro i civili e militari israeliani dentro e attorno alla striscia di Gaza. Invece, dopo quel primo razzo artigianale dalla gittata di pochi chilometri, i gruppi terroristici hanno continuato a sviluppare la produzione di razzi, incrementandone considerevolmente la gittata, la potenza e i danni effettivi e potenziali, costringendo Israele ad approntare una risposta diversa, culminata nella messa a punto dell’innovativo sistema di difesa anti-aerea chiamato “Cupola di ferro”.

I Qassam, così chiamati dal nome di Izz ad-Din al-Qassam (predicatore religioso siriano divenuto capo terrorista anti-ebraico e anti-britannico, morto nel 1935 in uno scontro a fuoco con gli inglesi presso Jenin), sono razzi azionati da una miscela di fertilizzanti e zucchero e imbottiti di schegge metalliche con lo scopo di infliggere il maggior danno possibile. Tecnicamente sono razzi, e non missili, in quanto la loro traiettoria non può essere modificata dopo il lancio.

Dal 2001 a oggi i palestinesi hanno lanciato circa 7.160 razzi di questo tipo dalla striscia di Gaza contro cittadini israeliani. Dopo il ritiro dalla striscia di Gaza di tutti i civili e militari israeliani nell’estate 2005, il numero di lanci è notevolmente aumentato passando dai 179 lanci del 2005 ai 946 del 2006, per arrivare ai 2.048 lanci del 2008, l’anno successivo alla presa del potere di Hamas a Gaza.

Il sistema difensivo israeliano "Cupola di ferro"

Il sistema difensivo israeliano “Cupola di ferro”

Il razzo palestinese con la gittata più lunga è stato sparato verso Haifa (nel nord di Israele) e ha coperto una distanza di circa 160 chilometri.

Il tempo a disposizione della popolazione israeliana per mettersi al riparo dopo un allarme varia da zero a 3 minuti a seconda del luogo dove il razzo va ad abbattersi.

Le organizzazioni terroristiche palestinesi colorano i razzi in modo diverso a seconda dell’organizzazione che li lancia: rosso e verde per i razzi di Hamas, rosso per quelli della Jihad Islamica, giallo per le Brigate Martiri di al-Aqsa, nero per quelli di al-Qaeda.

Il sistema di difesa anti-aerea israeliano “Cupola di ferro” è diventato operativo nel 2011 e da allora si è dimostrato estremamente efficace. Finora il sistema è stato in grado di intercettare in volo più di 1.200 razzi diretti contro centri abitati israeliani.

(Da: jerusalemonline, israele.net, 16.4.16)

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Israele sotto i razzi del terrorismo

Come si vive sotto i razzi palestinesi