15 febbraio 2021

La maggior parte dei nuovi contagi di coronavirus in Israele si registra tra persone di età inferiore ai 40 anni. Lo ha comunicato domenica la speciale task force anti-coronavirus delle Forze di Difesa israeliane. Secondo il rapporto, il 75% (3 su 4) delle persone diagnosticate sabato avevano al massimo 39 anni, mentre solo il 6% aveva 60 anni o più. Bisogna tuttavia tenere presente che il 90% degli israeliani over-60 anni è stato completamente vaccinato e quelli tra i 40 e i 60 anni sono stati vaccinati al 73%,  mentre solo il 50% risulta vaccinato nella fascia di età 16-40. Il rapporto esorta la popolazione a continuare ad aderire responsabilmente alle restrizioni sanitarie dicendo che “nelle prossime settimane potrebbe esserci un aumento dei contagi a causa dell’allentamento del lockdown e della diffusione della variante britannica, da tempo quella dominante in Israele”. Approfittando della fine delle restrizioni agli spostamenti e del clima primaverile, sabato circa 150.000 israeliani si sono recati nei parchi nazionali in tutto il paese, secondo dati dell’Authority israeliana delle riserve naturali. Per l’occasione, il Magen David Adom (Stella Rossa di David) ha allestito nel bosco di Shokeda, nel sud di Israele, un’unità mobile di vaccinazione che ha vaccinato decine di escursionisti.

L’unità mobile di vaccinazione del Magen David Adom, sabato scorso nel bosco di Shokeda (clicca per ingrandire)