15 luglio 2021

Una sezione delle mura della città di Gerusalemme costruite tra la fine dell’VIII e l’inizio del VII a.e.v. durante il periodo del Primo Tempio, e in gran parte distrutte dall’esercito babilonese nel 586 a.e.v., è stata scoperta dagli archeologi nel Parco Nazionale della Città di David. Lo ha annunciato mercoledì l’Authority israeliana per le Antichità. La parte della cinta muraria portata alla luce venne realizzata per proteggere la città sul versante del declivio orientale, e collega due parti già scoperte negli anni ’60 dall’archeologa britannica Kathleen Kenyon e negli anni ’70 dall’archeologo Yigal Shiloh nelle sezioni più a nord e più a sud del pendio. Restava in dubbio che queste strutture in pietra fossero parte delle mura. La scoperta di questa sezione che collega le altre due scioglie le perplessità confermando che si tratta proprio delle mura orientali dell’antica Gerusalemme. “Le mura della città protessero Gerusalemme da una serie di attacchi durante il regno dei re di Giuda, fino all’arrivo dei babilonesi che riuscirono a fare breccia e conquistare la città – hanno spiegato il direttore degli scavi Filip Vukosavović, del Ancient Jerusalem Research Center, e Joe Uziel e Ortal Chalaf dell’Authority per le Antichità – Tuttavia, non tutto venne distrutto e parti delle mura sono rimaste in piedi fino ad oggi” (a differenza di quanto si legge in 2 Re 25:10, secondo cui l’esercito babilonese “abbatté le mura tutt’attorno a Gerusalemme”). Gli esperti ritengono che i Babilonesi non presero d’assalto le mura sul versante orientale dove il pendio era troppo ripido. La sezione di muro scoperta era alta circa 2,5 m. e larga fino a 5 m. Durante gli scavi sono stati rinvenuti altri reperti relativi al periodo: giare di stoccaggio con anse decorate a “rosetta” collegabili agli ultimi anni del Regno di Giuda; un sigillo a timbro babilonese in pietra raffigurante una figura in piedi di fronte ai simboli degli dei babilonesi Marduk e Nabu; una bulla (impronta di sigillo in argilla) recante il nome di persona Tsafan in antica scrittura ebraica.

Gli archeologi Joe Uziel, Filip Vukosavović e Ortal Chalaf presso la sezione appena scoperta delle antiche mura di Gerusalemme (clicca per ingrandire)

 

La bulla con il nome proprio Tsafan in antica scrittura ebraica (clicca per ingrandire)