15 marzo 2019

Due razzi palestinesi (secondo fonti arabe, due Fajr di produzione iraniana) lanciati dalla striscia di Gaza si sono abbattuti giovedì sera su aree non edificate nella regione di Tel Aviv. Non si registrano feriti, ma alcune persone, tra cui un bambino di dieci anni, sono rimaste contuse correndo verso i rifugi. Era dalla guerra anti-Hamas dell’estate 2014 che i razzi da Gaza non raggiungevano la maggiore metropoli israeliana, nel centro del paese. Le Forze di Difesa hanno detto che le sirene d’allarme e il sistema anti-missile Cupola di ferro si sono attivati come previsto, ma non sono state operate intercettazioni in volo dal momento che i razzi si dirigevano verso zone non abitate. Secondo la tv Al-Jazeera, Hamas e Jihad Islamica si sono affrettate a comunicare a una delegazione egiziana presente a Gaza di non essere responsabili dell’aggressione. Un alto ufficiale israeliano ha detto alla tv Canale 13 che i razzi sarebbero stati lanciati da un gruppo diverso da Hamas “interessato a sabotare i recenti sforzi volti a ripristinare la calma nella zona”. I mass-media pro-Hezbollah, come la tv libanese Al-Mayadeen, e pro-Iran, come le agenzie Tasnim e Shehab, hanno celebrato il “bombardamento” di Tel Aviv. In serata il primo ministro Benjamin Netanyahu si è riunito con l’establishment della difesa per valutare la risposta che, secondo un ufficiale citato da Canale 13, sarà forte ma misurata per evitare una escalation.