15,2 milioni gli ebrei nel mondo, di cui 6,9 in Israele

Dall'inizio della guerra, Israele ha accolto più di 15.000 nuovi immigrati da Ucraina, Russia e Bielorussia

Immigrati ebrei in fuga dalle zone di guerra in Ucraina, in attesa nel centro immigrazione e assorbimento dell’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv

In vista di Yom HaShoà, la Giornata dedicata in Israele alla memoria delle vittime e degli eroi dell’Olocausto nazista (che quest’anno cade tra la sera di mercoledì 27 e la sera di giovedì 28 aprile), l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha comunicato che, in base agli ultimi dati accertati (che risalgono alla fine del 2020), in tutto il mondo vi sono 15,2 milioni di ebrei, di cui 6,9 milioni vivono in Israele.

Degli ebrei israeliani, che rappresentano il 45% della popolazione ebraica mondiale, 5,4 milioni sono nati nel paese, mentre 1,5 milioni sono nati all’estero.

La seconda popolazione ebraica più numerosa del mondo è quella degli Stati Uniti, che contano 6 milioni di ebrei, seguita da quella in Francia, con 445.000, e poi da Canada (393.000 ebrei), Regno Unito (292.000), Argentina (175.000) e Russia (150.000). Germania e Australia hanno ciascuna 118.000 ebrei.

Yom HaShoà si celebra ogni anno il giorno 27 del mese ebraico di Nisan, otto giorni prima di Yom Ha’atzmaut (la Giornata dell’Indipendenza), a sua volta preceduta da Yom Hazikaron, la Giornata dedicata alla memoria degli israeliani caduti per guerra e terrorismo.

Nel frattempo, il Ministero israeliano per l’immigrazione e l’integrazione degli immigrati ha  annunciato lunedì che negli ultimi due mesi sono immigrate in Israele circa 9.000 persone dall’Ucraina, quasi tre volte di più rispetto a tutto il 2021, nonché 6.000 dalla Russia e 400 dalla Bielorussia. Secondo il Ministero, altre 10.000 persone hanno già espresso interesse per l’immigrazione. L’attuale ondata immigratoria si configura come la più nutrita degli ultimi 30 anni, sebbene per il momento molto al di sotto di quanto inizialmente ci si aspettava a seguito della guerra.

“Abbiamo passato due mesi di assorbimento intenso dell’immigrazione – ha detto la ministra Pnina Tamano-Shata – Dall’inizio della guerra in Ucraina, lo stato d’Israele ha accolto più di 15.000 nuovi immigrati e questo è motivo di orgoglio nazionale”.

Gli immigrati ucraini sono in significativa maggioranza donne, bambini e anziani, poiché gli uomini adulti sono chiamati alle armi. Secondo i dati del Ministero, le donne immigrate sono il doppio degli uomini. Dei 15.000 immigrati provenienti da Ucraina, Russia e Bielorussia, circa un quarto sono minorenni, mentre il 18% ha più di 66 anni.

Secondo il Ministero, la città di Netanya (30 km a nord di Tel Aviv) risulta la destinazione più popolare tra gli immigrati, circa un decimo dei quali (1.543) ha scelto di stabilirsi nella città costiera. Le altre città con più immigrati sono, come prevedibile, i tre comuni più grandi del paese: Gerusalemme, Haifa e Tel Aviv.

(Da: Times of Israel, 25.4.22)