16 aprile 2019

L’Iran ha protestato, domenica, con la Francia dopo che l’ambasciatore francese a Washington, Gérard Araud, aveva scritto su Twitter: “È falso affermare che, alla scadenza dell’accordo sul nucleare, all’Iran sarà permesso arricchire l’uranio”. Araud aveva aggiunto che potrebbero essere reimposte sanzioni. L’accordo sul nucleare iraniano del 2015 prevede limiti alla ricerca nucleare iraniana in cambio della revoca delle sanzioni, ma alcuni di questi limiti verranno rimossi dopo 10 anni e altri dopo 15. Il viceministro degli esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha definito le parole di Araud “una grave violazione dell’oggetto e dello scopo dell’accordo”. Poche ore dopo la protesta dell’Iran, i commenti di Araud sono scomparsi dal suo account Twitter. Lunedì il ministro degli esteri iraniano, Javad Zarif, ha scritto su Twitter che nell’accordo “non vi è alcun divieto sull’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran”, e ha aggiunto: “Sarebbe utile che i partner europei leggessero effettivamente il documento che hanno firmati e si impegnassero a difenderlo”. Secondo l’accordo del 2015 l’Iran può arricchire l’uranio solo al 3,67%, molto al di sotto del 90% richiesto per le armi nucleari.