16 novembre 2020

L’eliminazione di Abu Muhammad al-Masri, ha scritto domenica Seth J. Frantzman sul Jerusalem Post, ha importanti implicazioni per l’imminente amministrazione del neo eletto presidente Usa Joe Biden. In primo luogo, mostra la stretta relazione tra Israele e Stati Uniti nella lotta al terrorismo. In secondo luogo, potrebbe rendere la nuova amministrazione più cauta circa i piani di disgelo con un Iran che ospitava un agente di al-Qaeda ricercato per gravissimi attentati alle ambasciate statunitensi negli anni ’90. L’ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Oren, ha osservato che la notizia dell’uccisione a Teheran pone importanti domande sul ruolo dell’Iran nell’accogliere terroristi globali: “Nessuno si chiede perché l’Iran ospita i capi di al-Qaeda e perché gli Stati Uniti dovrebbero rinnovare un accordo nucleare che consegnerebbe decine di miliardi di dollari a coloro che ospitano gli assassini di migliaia di americani?”.