16 ottobre 2020

Durante il dibattito del parlamento israeliano, giovedì, sull’approvazione dell’accordo di pace del 15 settembre con gli Emirati Arabi Uniti, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha garantito alla Knesset che l’accordo non ha “clausole o allegati segreti”. Netanyahu ha ribadito che l’accordo con gli Emirati dimostra che era sbagliato aspettare i palestinesi per fare accordi di pace nella regione, e ha auspicato che un giorno i palestinesi si rendano conto d’aver commesso un errore e tornino al tavolo dei negoziati. “Ai palestinesi è stata offerta la pace più volte e ogni volta l’hanno rifiutata – ha ricordato Netanyahu – Se dovessimo aspettare i palestinesi, aspetteremmo all’infinito”. Dal canto suo, il vice primo ministro Benny Gantz si è idealmente rivolto dal podio della Knesset al presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen dicendogli: “E’ giunto il momento di aggregarsi al viaggio verso la pace e di non continuare con il rifiuto”. Al termine del dibattito che ha visto più di cento interventi, la Knesset ha approvato giovedì sera a stragrande maggioranza l’accordo di normalizzazione con gli Emirati Arabi Uniti: 80 parlamentari hanno votano a favore; contrari solo 13 voti della Lista (araba) Congiunta.