17 aprile 2017

Ha una storia di problemi mentali l’arabo 57enne che venerdì scorso ha compiuto un attentato all’arma bianca sul tram di Gerusalemme causando la morte della studentessa britannica Hannah Bladon, di 21 anni. L’uomo, bloccato sul posto da un poliziotto fuori servizio e tratto in arresto, ha ammesso d’aver effettuato l’attacco sperando che i soldati avrebbero reagito uccidendolo. Secondo i servizi di sicurezza israeliani, non è la prima volta che palestinesi con disturbi mentali effettuano attacchi terroristici nella speranza di rimanere uccisi giacché la glorificazione dei “martiri” nella società palestinese cancella lo “stigma” della malattia mentale dalla famiglia dell’attentatore.