17 luglio 2020

Hamas ha vietato ai giornalisti palestinesi di apparire sui canali tv sauditi Al-Arabiya e Al-Hadath accusati di “distorcere l’immagine” dei gruppi della “resistenza palestinese” nella striscia di Gaza. Fonti palestinesi citate giovedì da Khaled Abu Toameh sul Jerusalem Post spiegano che il divieto è arrivato dopo che i canali di news sauditi avevano riferito che Hamas ha arrestato alcuni suoi membri accusati di collaborare con Israele. Secondo le tv, inoltre, un alto comandante della “unità navale” di Hamas è fuggito di recente in Israele dopo essere stato accusato di collaborazionismo. Musa Abu Marzouk, membro dell’Ufficio politico di Hamas, pur ammettendo che Hamas ha arrestato un certo numero di palestinesi con l’accusa di collaborazionismo, ha affermato che gli arrestati non erano “comandanti” dell’ala militare di Hamas, e ha accusato i mass-media sauditi di “diffamare” Hamas: “Sono tutte bugie e invenzioni”, ha detto Abu Marzouk. In una nota, Hamas ha dichiarato: “Questa campagna mira a danneggiare la resistenza del popolo palestinese e la sua fiducia nel progetto di liberazione nazionale. Al-Arabiya sta dalla parte dell’occupazione contro il nostro popolo”. Secondo fonti locali citate da Khaled Abu Toameh, Hamas ha minacciato di punire qualsiasi giornalista palestinese che collabori con Al-Arabiya o altre testate di proprietà saudita. In serata il bando è stato confermato dal Ministero degli interni di Hamas. L’ufficio di Al-Arabiya a Gaza era già stato chiuso in precedenza a causa di un reportage sui legami tra Hamas e Fratellanza Musulmana. Ma sia Al-Arabiya che Al-Hadath, entrambe di proprietà saudita ma con sede a Dubai, avevano continuato a operare con freelance locali.