17 settembre 2015

“La moschea di Al-Aqsa è nostra e lo è anche la Chiesa del Santo Sepolcro. Non hanno diritto di dissacrarle con i loro sozzi piedi. Non permetteremo loro di farlo e faremo tutto il possibile per difendere Gerusalemme”. Queste le parole con cui il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha commentato i tentativi palestinesi, sventati dalla polizia israeliana, di impedire a visitatori e fedeli ebrei di recarsi sul Monte del Tempio di Gerusalemme in occasione della recente festività del Capodanno ebraico. Parlando mercoledì nel suo ufficio a Ramallah durante un incontro con attivisti di Gerusalemme est, Abu Mazen ha elogiato gli uomini e le donne il cui compito è quello di molestare i visitatori ebrei sulla spianata del Monte del Tempio. “Ogni goccia di sangue versato a Gerusalemme – ha concluso Abu Mazen – è sangue puro, se è versato per amore di Allah. Ogni shahid (martire) andrà in cielo e ogni ferito sarà ricompensato, per volontà di Allah”.