18 dicembre 2018

Israele ha migliori possibilità di normalizzare i rapporti con il mondo arabo senza mettere di mezzo i palestinesi. Anzi, sono i legami con il mondo arabo che possono promuovere lo sviluppo delle relazioni con i palestinesi. Lo ha detto domenica sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando a una conferenza di ambasciatori israeliani nei paesi di America Latina, Asia e Africa. “Quello che sta accadendo – ha detto Netanyahu – è che è in corso un processo di normalizzazione con il mondo arabo senza progressi diplomatici con i palestinesi”, un processo che “contraddice la diffusa convinzione che i legami arabo-israeliani potessero realizzarsi solo dopo la soluzione del conflitto coi palestinesi. In realtà – ha spiegato Netanyahu – oggi facciamo progressi senza che siano coinvolti i palestinesi, e la cosa è molto più robusta perché non dipende dalle loro intransigenze. In passato ci si aspettava che una svolta con i palestinesi ci aprisse canali con il mondo arabo. Ma non è successo. Sembrava che stesse per accadere con il processo di Oslo, che però è stato affossato dai rifiuti, dal terrorismo e dall’intifada. Invece il mondo arabo ha bisogno di tecnologia e innovazione, ha bisogno di acqua, elettricità, cure mediche e alta tecnologia, tutte cose che può trovare in Israele”.