18 gennaio 2023

La Corte Suprema d’Israele ha annullato mercoledì la nomina del leader del partito Shas, Arye Deri, a ministro nel nuovo governo definendola “estremamente irragionevole”. Con dieci giudici a favore della decisione e uno contrario, la Corte ha scritto che il parlamentare ultra-ortodosso non è idoneo a ricoprire il ruolo di ministro della salute e dell’interno a causa della sua precedente condanna per evasione fiscale e che dunque il primo ministro Benjamin Netanyahu deve rimuoverlo dall’incarico. L’anno scorso Deri è stato condannato con la condizionale dopo aver firmato un patteggiamento che lo vedeva impegnato a dimettersi dalla Knesset. Secondo la Corte, Deri si era impegnato a ritirarsi dalla vita politica. Tuttavia, Deri ha guidato lo Shas nelle elezioni dello scorso primo novembre dove il suo partito si è aggiudicato 11 seggi. Secondo l’opinione di minoranza del giudice Yosef Elron, la nomina resta valida ma Deri deve chiedere al presidente della Commissione Elettorale Centrale di dirimere la questione. Pochi giorni fa Deri ha affermato che non intendeva dimettersi anche se la Corte lo avesse squalificato. Secondo parlamentari del Likud citati da YnetNews, dal momento che Netanyahu non intende violare la sentenza della Corte Suprema, il leader dello Shas e suo fedele alleato potrebbe trovarsi estromesso dal governo, uno scenario che potrebbe innescare una crisi di coalizione. Il partito Shas, che si rivolge principalmente a un elettorato di ebrei sefarditi socio-economicamente svantaggiati, ha vivacemente contestato la sentenza dicendo che essa “butta via la voce e i voti di 400mila elettori dello Shas, che rappresenta i diseredati in Israele”.