19 novembre 2020

Le Forze di Difesa israeliane hanno colpito, nelle prime ore di mercoledì mattina, strutture militari iraniane e siriane vicino a Damasco in risposta agli esplosivi piazzati al confine tra Israele e Siria. Lo ha confermato l’esercito con un comunicato insolitamente esplicito, che afferma: “L’aviazione israeliana ha attaccato in Siria obiettivi militari appartenenti alla forza iraniana Quds e all’esercito siriano. L’attacco, che ha danneggiato magazzini, posti di comando, complessi militari e batterie di missili terra-aria, è stato effettuato in risposta al posizionamento di cariche esplosive presso la barriera di confine tra territorio siriano e israeliano ad opera di una squadra siriana che agisce sotto istruzione iraniana”. Il portavoce militare Hidai Zilberman ha specificato: “Abbiamo anche preso di mira una base iraniana usata come quartier generale delle forze iraniane a Damasco, vicino all’aeroporto, e un’installazione militare segreta a sud-est di Damasco utilizzata da alti ufficiali della Forza Quds”. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, nell’attacco sono rimasti uccisi dieci uomini tra ufficiali dell’esercito siriano e ufficiali della Forza iraniana Quds. In serata, le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso alcune immagini degli attacchi, cosa che in genere non fanno per le loro operazioni in Siria. “Abbiamo capito che il messaggio che avevamo inviato all’altra parte in agosto (a seguito di un precedente tentativo siro-iraniano di minare il confine ndr) non è stato completamente compreso” ha detto il portavoce militare Zilberman, aggiungendo: “Non permetteremo all’Iran di continuare a trincerarsi in Siria, specie lungo il confine, e non lasceremo che i siriani continuino a permetterglielo”.

Un fermo-immagine del video diffuso dalle Forze di Difesa israeliane (clicca per ingrandire)