2 aprile 2021

Il 39enne attivista e scrittore freelance palestinese Rami Aman ha detto in un’intervista all’Associated Press che, dopo mesi di carcere interrogatori e torture in una prigione di Hamas a Gaza, è stato costretto a divorziare dalla moglie (figlia di un funzionario di Hamas) per poter uscire in libertà condizionata. Aman è stato arrestato da Hamas lo scorso 9 aprile dopo che aveva organizzato quello che riteneva un innocente incontro on-line con attivisti per la pace israeliani. A metà agosto ha ceduto e firmato i documenti per il divorzio. Il 25 ottobre un tribunale di Hamas lo ha condannato in quanto colpevole d’aver “indebolito lo spirito rivoluzionario” e lo ha rilasciato con sospensione della pena. Imponendo il divorzio, Hamas ha voluto mettere a tacere ogni insinuazione che il gruppo islamista tollerasse l’incontro virtuale di Aman con attivisti israeliani. “Il trattamento deplorevole riservato a Rami Aman da parte delle autorità di Hamas riflette la pratica sistematica di punire tutti coloro che minacciano la sua ortodossia” ha detto Omar Shakir, direttore Israele-Palestina di Human Rights Watch. Aman ha successivamente saputo che la moglie è stata portata da Hamas in Egitto. L’Associated Press ha contattato la donna, che ha confermato di essere stata costretta al divorzio e di volere tornare con suo marito.