2 luglio 2020

La Biblioteca Nazionale d’Israele ha annunciato martedì l’intenzione di catalogare circa 35.000 libri ebraici presenti in Italia, nell’ambito del suo compito di inventariare i tesori culturali di Israele e del patrimonio ebraico. In Italia si trova una quantità di libri ebraici scritti nei secoli poiché le comunità ebraiche hanno mantenuto una presenza costante nel paese per due millenni e sono state fortemente coinvolte nella produzione sia di manoscritti che di libri a stampa. Migliaia di libri ebraici rari e non catalogati si trovano in raccolte custodite da Comunità ebraiche, biblioteche statali, istituzioni della Chiesa italiana e in Vaticano. La Biblioteca Nazionale d’Israele si è assunta il compito di classificare circa 35.000 di quei libri nel quadro di un’iniziativa denominata I-TAL-YA BOOKS, facendo ricorso a tecnologie appositamente sviluppate per questo progetto, con l’obiettivo di integrare tutti i libri in un elenco unificato che ne faciliti il reperimento da parte di studiosi e storici. Il progetto, che si stima possa concludersi in tre anni, nasce da uno sforzo congiunto dell’Unione di Comunità Ebraiche Italiane con la Biblioteca Centrale Nazionale di Roma e la Biblioteca Nazionale d’Israele, sostenuto dalla Rothschild Foundation Hanadiv Europe. La Biblioteca Nazionale d’Israele possiede oltre 5 milioni di libri con le più grandi collezioni al mondo di Giudaica, e custodisce numerosi manoscritti, libri e manufatti rari o unici.

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