2 maggio 2022

Israele esige delle scuse dopo che il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ha affermato che il Führer nazista Adolf Hitler “aveva sangue ebreo” e che vi sono ebrei “tra i peggiori antisemiti”. “Lo scopo di tali menzogne è incolpare gli stessi ebrei per i crimini più terribili della storia che sono stati commessi contro di loro, sollevando così dalla responsabilità i persecutori del popolo d’Israele”, ha affermato il primo ministro Naftali Bennett. Ancora più energica la condanna del ministro degli esteri Yair Lapid: “Sono dichiarazioni imperdonabili e scandalose, un terribile errore storico, e ci aspettiamo delle scuse – ha detto Lapid, il cui nonno paterno venne ucciso dai nazisti – Hitler non era di origine ebraica e non è che gli ebrei si uccisero fra loro durante la Shoà. La forma più bieca di razzismo contro gli ebrei è incolpare gli ebrei stessi per l’antisemitismo”. Lapid ha esortato la controparte russa a “correggere l’errore e aprire qualche libro di storia”. “La cosa mi fa infuriare non solo come ministro degli esteri, ma anche come figlio (dell’ex ministro) Tommy Lapid che venne rinchiuso nel ghetto di Budapest: non venne richiuso dagli ebrei, ma dai nazisti”. “Stiamo facendo ogni sforzo per mantenere buone relazioni con la Russia – ha concluso Lapid – ma c’è un limite, e questa volta il limite è stato superato. Il governo russo deve scusarsi con noi e con il popolo ebraico”. Le ricorrenti teorie complottiste secondo cui il fondatore del nazismo Adolf Hitler era di origini ebraiche, e ciò avrebbe motivato il suo antisemitismo e lo sterminio di sei milioni di ebrei, sono state ripetutamente smentite dagli storici.