20 aprile 2021

Sebbene in aprile sia sceso sotto il 10% rispetto al 16% toccato al culmine della pandemia, il tasso di disoccupazione in Israele rimane sorprendentemente alto nonostante l’aumento del numero di offerte di lavoro, che risulta evidente in tutti i settori comprese le industrie dell’ospitalità, dell’intrattenimento e del commercio. Nella maggior parte dei settori, attualmente le offerte di lavoro sono persino superiori a quelle di prima della crisi da covid-19. Secondo un rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica, a marzo il 30% delle aziende intervistate stava cercando di assumere dipendenti, contro il 21% di febbraio. L’offerta di lavoro in marzo è stata del 4,43%, rispetto al 3,59% del 2019 e al 2,47% del 2020. Offrendo sovvenzioni e incentivi a datori di lavoro e dipendenti, Israele si sta ora adoperando per incoraggiare a tornare al lavoro le persone che ricevono indennità di congedo. In precedenza erano stati garantiti sussidi di disoccupazione fino alla fine di giugno. Separatamente, l’Ufficio Centrale di Statistica ha riferito domenica che l’economia israeliana è diminuita del 2,6% nel 2020, non del 2,4% come riportato in precedenza: un dato che è comunque migliore della contrazione media del 5,5% segnalata nei paesi OCSE.