20 febbraio 2020

Il ministro degli esteri palestinese Riyad al-Maliki si è rifiutato di rispondere a una domanda su cosa stia facendo l’Autorità Palestinese per ottenere il rilascio degli israeliani trattenuti come ostaggi a Gaza. Durante un incontro, mercoledì, con la Commissione affari esteri del Parlamento Europeo, l’eurodeputato Charlie Weimers, del gruppo Conservatori e Riformisti europei, ha ricordato che nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede il rilascio dei civili israeliani Avera Mengistu e Hisham al-Sayde e dei corpi dei caduti Hadar Goldin e Oron Shaul, tutti trattenuti da Hamas che, oltretutto, in violazione delle norme morali e internazionali non dà nessuna notizia ai famigliari e impedisce l’accesso alla Croce Rossa. “Cosa sta facendo l’Autorità Palestinese per garantire il ritorno dei civili israeliani attualmente detenuti contro la loro volontà a Gaza?” ha chiesto Weimers. Invece di rispondere, al-Maliki ha ribadito il no palestinese al piano Trump, le accuse a Israele d’essere uno stato coloniale e da apartheid e la richiesta agli stati dell’Unione Europea di riconoscere lo stato di Palestina. Al-Maliki ha concluso dicendo che i palestinesi sono pronti a negoziare la pace “senza condizioni a condizione [sic] che i colloqui aderiscano ai parametri delle precedenti risoluzioni Onu”.