2004: anno nero per le violenze anti-ebraiche nel mondo

Violenze e vandalismi aumentati del 39% rispetto al 2003.

image_685L’anno 2004 ha visto un netto aumento del numero di incidenti a sfondo antisemita nel mondo (violenze e atti di vandalismo). Lo rivela uno studio condotto dall’Università di Tel Aviv diffuso mercoledì sera alla vigilia della Giornata della memoria della Shoà. Il dato indica un numero di incidenti più alto di quello di ciascuno degli scorsi quindici anni.
Sono aumentate le violenze, soprattutto le aggressioni fisiche. Il numero più elevato di casi è stato registrato in Francia, Gran Bretagna, Canada e Russia, soprattutto in contesti che vedono difficoltà di assorbimento dell’immigrazione, disagi economici e sociali, pregiudizi radicati.
Le aggressioni fisiche contro ebrei sono avvenute soprattutto per la strada o all’interno di istituti scolastici. Circa 180 persone, compresi bambini e adolescenti, hanno riferito di aggressioni, per lo più ad opera di musulmani.
Sono aumentate anche le profanazioni e gli atti di vandalismo a carattere antisemita contro monumenti, cimiteri e proprietà privare. In questo caso gli aggressori sono soprattutto estremisti di destra, che hanno colpito almeno 40 scuole, 140 monumenti e cimiteri, 60 sinagoghe e 60 esercizi commerciali in vari paesi del mondo.
Lo studio, condotto dal Stephen Roth Institute for the Study of Contemporary Anti-Semitism and Racism dell’Università di Tel Aviv congiuntamente al World Jewish Congress e all’Anti-Defamation League, ha registrato in tutto 480 casi gravi di violenza anti-ebraica nel 2004 più 19 attacchi terroristici a carattere antisemita (“volti ad uccidere”, come spari, incendi dolosi ecc.).
In confronto al 2003, quando si erano contati 30 attentati terroristici e 330 incidenti gravi, il dato combinato del 2004 indica un aumento del 39%. Si tratta di una cifra che è sei volte più alta di quella registrata nel 1989, il primo anno in cui l’istituto ha avviato sistematiche rilevazioni annuali. Quell’anno gli attacchi terroristici a carattere antisemita nel mondo erano stati 31.
In Francia le violenze gravi sono aumentate da 64 nel 2003 a 96 nel 2004.
In Gran Bretagna si sono registrati 550 incidenti minori e 52 gravi: la cifra più alta dal 1984.
In Canada si sono registrati 857 incidenti minori e 52 gravi, pari a un aumento del 50% rispetto al 2003. Più della metà dei casi gravi consistevano in aggressioni fisiche violente.
Negli Stati Uniti gli incidenti minori sono cresciuti del 17% nel 2004, ma sono stati riportati solo pochi casi effettivamente violenti. Circa 60 incidenti sono stati perpetrati contro sinagoghe o centri comunitari ebraici.
Secondo gli ultimi dati raccolti dall’istituto, finora il 2005 non registra un calo del numero di incidenti, nonostante il periodo di relativa calma seguito al “cessate il fuoco” proclamato a febbraio da israeliani e palestinesi.
“Uno dei maggiori fattori di istigaazione alle violenze anti-ebraiche – si legge nel rapporto – continuano ad essere le violente campagne di propaganda anti-israeliana e anti-americana, accompagnate dlla ripresa di temi del classico antisemitismo”.

(Da: Ynet, Ha’aretz, 4.05.05)

Nella foto in alto: Gran Bretagna, giugno 2004