21 aprile 2016

Una ragazzina israeliana di 12 anni ha trovato, alcuni anni fa, un reperto che è stato ora identificato dagli esperti come un antico amuleto egizio risalente a più di 3.200 anni fa. Il rinvenimento è avvenuto mentre Neshama Spielman e la sua famiglia partecipavano da volontari al progetto “Setacciare il Monte del Tempio”, un’iniziativa volta a esplorare accuratamente l’enorme quantità di detriti che il Waqf musulmano ha illegalmente vuotato in discarica, senza nessuna supervisione archeologica, da quando nel 1999 ha iniziato a scavare sotto la spianata del Monte del Tempio per creare due moschee sotterranee. L’amuleto a forma di ciondolo, di 21 mm x 16 e 4 mm di spessore, reca il nome del faraone egiziano Thutmosis III, della XVIII dinastia che regnò in Egitto tra il 1479 e il 1425 a.e.v. Più di 170.000 volontari hanno sinora partecipato al progetto “Setacciare il Monte del Tempio”, avviato nel 2004 dalla Fondazione Città di David e dall’archeologo Gabriel Barkay, professore emerito dell’Università di Gerusalemme, e condotto sotto gli auspici dell’Università Bar-Ilan e dall’Autorità dei Parchi Nazionali. “Dal momento che non è mai stato possibile condurre scavi archeologici sul Monte del Tempio – ha spiegato l’archeologo Zachi Dvira – gli antichi manufatti recuperati dal progetto di setaccio forniscono informazioni preziosissime altrimenti inaccessibili. Sebbene siano stati asportati dal loro contesto archeologico, la maggior parte di questi reperti possono ancora essere identificati e datati confrontandoli con quelli trovati in altri siti”. Attualmente vi sono più di mezzo milione di reperti ancora in attesa di essere studiati e analizzati in laboratorio in vista della pubblicazione scientifica. Vedi le foto su Times of Israel