21 dicembre 2018

L’Autorità Palestinese ha condannato, giovedì, una recente visita in Israele di sette giornalisti arabi accusandoli di violare il rifiuto arabo di ogni normalizzazione dei rapporti con Israele, e ha chiesto che i sette giornalisti vengano puniti, definendo la loro visita “una vergogna inaccettabile e ingiustificata, un peccato politico e nazionale, un crimine intollerabile”. Martedì scorso una delegazione di sette giornalisti di origine araba – attivi in Francia, Belgio, Egitto, Libano, Algeria e Marocco – ha visitato la Knesset e Israele su invito dell’ambasciata israeliana in Francia. Il Ministero dell’informazione dell’Autorità Palestinese ha ribadito il “rifiuto tutte le forme di normalizzazione dei mass-media con l’occupazione israeliana”, attaccando in modo particolare uno dei sette giornalisti per aver affermato, stando al Jerusalem Post, che “la rinascita degli arabi potrà iniziare solo da un riconoscimento spontaneo e genuino di Israele”. L’Autorità Palestinese ha esortato l’Unione dei Giornalisti Arabi ad adottare “ferme misure” contro i sette giornalisti per il loro sostegno “al terrorismo d’Israele”. Anche l’Associazione della Stampa Democratica, con sede a Gaza, ha condannato la visita e ha esortato i mass-media arabi e internazionali a boicottare i sette giornalisti che hanno accettato di visitare Israele.