21 maggio 2018

Secondo il ministro israeliano dell’intelligence Israel Katz, l’Egitto ha avvertito il capo di Hamas Ismail Haniyeh, durante una sua breve visita al Cairo nel giorno degli scontri più violenti al confine con Israele, che l’Egitto “sa e ha le prove” che Hamas, che ha il completo controllo politico e militare di Gaza, sta finanziando gli scontri al confine e invia civili alla recinzione perché servano “come munizioni viventi: donne e bambini invece di proiettili e missili”. Katz ha detto in un’intervista mercoledì scorso a Israel Radio che un capo dell’intelligence egiziana “ha chiarito inequivocabilmente a Haniyeh che se ciò fosse continuato, Israele avrebbe reagito con misure molto più dure e l’Egitto sarebbe rimasto in disparte senza aiutare. Haniyeh è tornato a Gaza (lunedì pomeriggio) – ha continuato Katz – ha dato un ordine e miracolosamente la protesta ‘spontanea’ si è dissolta”. Il New York Times ha riferito lunedì che “alle 5.30 del pomeriggio, poco dopo un attacco aereo israeliano su obiettivi Hamas a Gaza, gli organizzatori che per tutto il giorno avevano spinto la gente verso la recinzione, improvvisamente hanno cominciato a richiamarla indietro e la mobilitazione si è rapidamente placata”.