22 febbraio 2022

Un’indagine sull’uso da parte della polizia israeliana dello spyware Pegasus del gruppo NSO non ha riscontrato nessuna prova di utilizzo illegale. “Non ci sono indicazioni che la polizia abbia hackerato con il programma Pegasus il telefono di nessuno dei 26 nomi menzionati dai mass-media senza un ordine del tribunale” afferma l’indagine, guidata dal vice procuratore generale Amit Marari e che si è avvalsa di personale dei servizi di sicurezza Shin Bet e del Mossad. Il reportage di Calcalist, privo di fonti dichiarate, aveva suscitato enorme scalpore e innescato almeno tre indagini governative che finora non hanno rivelato illeciti. “Una clamorosa vittoria per la polizia israeliana – ha dichiarato il ministro della pubblica sicurezza Omer Barlev – Molti oggi devono chinare la testa e chiedere scusa a poliziotte e poliziotti israeliani e alle loro famiglie: 30.000 dipendenti pubblici i cui nomi sono stati infangati nelle ultime settimane”.