22 ottobre 2021

Da oltre mille anni si considera perduta la favolosa Chiesa degli Apostoli eretta nel villaggio di Betsaida sulle rive del Kinneret (Mare di Galilea), dimora secondo la tradizione cristiana degli apostoli di Gesù Pietro e Andrea. La stessa Betsaida non si sa bene dove fosse. Ora gli archeologi sostengono di aver trovato non solo Betsaida, ma la chiesa stessa. E con essa un nuovo mistero. Durante scavi estivi appena completati sotto la direzione di Steven Notley, del Nyack College, e Mordechai Aviam, del Kinneret Academic College of the Galilee, si sono trovate le prove che un edificio del periodo bizantino era una chiesa molto importante, costruita tra la fine del V e l’inizio del VI sec. e.v., riccamente decorata con pavimenti a mosaico e iscrizioni. Non si può ancora affermare con certezza che si tratti della Chiesa degli Apostoli, ma al momento è l’unica struttura trovata nell’area che risponde al caso: misura 27 metri x 16, reca almeno due iscrizioni, anche se incomplete, tipiche delle chiese bizantine, e si trova nel sito noto come el-Araj, uno dei migliori candidati come “la vera Betsaida”. La chiesa venne distrutta da un terremoto che colpì la regione nel 749 e.v. Successivamente è accaduto qualcosa di strano: in epoca non ancora precisata, venne costruito un muro senza entrate esattamente sopra il perimetro originario della basilica, di fatto sigillandone i resti. Un vero grattacapo su cui per ora gli archeologi possono solo formulare ipotesi.

Dedica al vescovo nella chiesa trovata ad el-Araj che potrebbe essere la Chiesa degli Apostoli di Betsaida (clicca per ingrandire)