22 settembre 2022

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha cancellato un’intervista alla CNN, a New York, perché l’intervistatrice Christiane Amanpour si è rifiutata di indossare l’hijab. “Sarebbe stata la prima intervista in assoluto del presidente Raisi su suolo statunitense, durante la sua visita a New York per l’Assemblea Generale dell’Onu – ha twittato giovedì Amanpour – Dopo settimane di pianificazione e otto ore di lavoro per installare apparecchi di traduzione, luci e telecamere, eravamo pronti. Ma nessun segno del presidente Raisi”. Dopo 40 minuti di attesa, un assistente ha chiesto alla giornalista di coprirsi il capo con un velo. “Ho cortesemente rifiutato – ha riferito Amanpour – Siamo a New York, dove non c’è legge o tradizione in merito al velo. Ho fatto notare che nessun precedente presidente iraniano lo aveva richiesto quando li ho intervistati fuori dall’Iran. L’aiutante ha chiarito che l’intervista non sarebbe avvenuta se non avessi indossato il velo. Ho ripetuto che non potevo accettare questa condizione senza precedenti e inaspettata”. Dopodiché Amanpour se n’è andata e l’intervista non ha avuto luogo. La scorsa settimana, a Teheran, Raisi ha rilasciato un’intervista alla CBS, la cui giornalista Leslie Stahl ha raccontato che le è stato prescritto “come vestirsi, di non sedersi prima di lui e di non interromperlo”. In questi giorni sono in corso in tutto l’Iran intense proteste, sanguinosamente represse dal regime, scatenate dalla morte della giovane Mahsa Amini mentre era nelle mani della “polizia morale”, che l’aveva arrestata perché avrebbe avuto il capo non completamente coperto dal velo.