23 giugno 2017

L’Autorità Palestinese ha chiesto all’Unesco di proteggere la Città Vecchia di Hebron da Israele. In una lettera al Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Umanità, citata giovedì dal Jerusalem Post, la rappresentanza palestinese chiede di inserire il sito nell’elenco dei beni dell’umanità in imminente pericolo a causa di “continui atti di vandalismo, danni materiali e altri attacchi” da parte di Israele. Inizialmente l’Autorità Palestinese intendeva proporre l’iscrizione della Città Vecchia di Hebron, compresa la Tomba dei Patriarchi e la Grotta di Machpela (luoghi santi ebraici, indicati solo come moschea Ibrahimi), nell’elenco del patrimonio mondiale per il 2018, ma poi ha deciso di tentare la procedura d’emergenza presentato una lista di presunte “violazioni” israeliane, fra cui opere di restauro e riparazione, la collocazione di barriere anti-terrorismo, il tentativo di acquistare proprietà in città da parte di residenti ebrei, l’uso di lacrimogeni per disperdere manifestazioni violente nella Città Vecchia. In una lettera del suo ambasciatore all’Unesco Carmel Shama Hacohen, Israele definisce “completamente infondate” le accuse, citando ad esempio le riparazioni fatte nell’aprile del 2017 su richiesta del Wakf islamico alla struttura che ospita sia la tomba che la moschea.