23 ottobre 2020

I cittadini degli Emirati Arabi Uniti potranno stare in Israele fino a 90 giorni senza dover chiedere un visto d’ingresso grazie a un accordo sull’esenzione dai visti raggiunto questa settimana tra i due paesi. Ne ha dato notizia giovedì l’agenzia di stampa statale degli Emirati Arabi Uniti WAM.

23 Ottobre 2020 News

23 ottobre 2020

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28 Dicembre 2023

In un’operazione congiunta le Forze di Difesa israeliane, l’unità informatica Lahav 433 della polizia, la polizia di frontiera e i servizi di scurezza hanno confiscato giovedì decine di milioni di shekel in contanti destinati a finanziare Hamas in tutta la Cisgiordania e principalmente a Jenin, Tulkarem e Ramallah. L’operazione è stata preparata per diverse settimane, inclusa la raccolta di informazioni. Durante l’operazione, una squadra di terroristi ha aperto il fuoco sui militari a Jenin, ma è stata eliminata dalla reazione dei soldati. Vedi foto e video su YnetNews

28 Dicembre 2023

Soldati israeliani della 55esima Brigata paracadutisti riservisti che operano nell’area di Khan Younis (striscia di Gaza sud) hanno individuato diversi ingressi di tunnel, tra cui uno nascosto all’interno di una moschea. Accanto al tunnel della moschea, lanciarazzi e attrezzature di spionaggio utilizzate da Hamas. Vedi video su X

28 Dicembre 2023

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28 Dicembre 2023

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28 Dicembre 2023

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28 Dicembre 2023

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28 Dicembre 2023

Dalla pagina web (in ebraico) delle Forze di Difesa israeliane che aggiorna il numero dei soldati caduti e feriti durante la guerra in corso contro Hamas e altri gruppi terroristi nella striscia di Gaza: complessivamente sono 501 i soldati caduti, per la maggior parte durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Altri 2.110 soldati sono rimasti feriti. Nell’offensiva di terra a Gaza, avviata il 27 ottobre, sono caduti 167 soldati, altri 898 sono rimasti feriti.

27 Dicembre 2023

“Erdogan, che sta portando avanti un genocidio dei curdi e detiene il record mondiale di giornalisti contrari al suo governo incarcerati, è l’ultimo che può predicarci moralità”. Lo ha detto in una nota mercoledì il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che le azioni di Israele contro i terroristi di Hamas a Gaza “non sono diverse” da quelle del Führer nazista Adolf Hitler. “Le Forze di Difesa israeliane – ha aggiunto Netanyahu – sono l’esercito più morale del mondo, che combatte per eliminare l’organizzazione terroristica più spregevole e brutale del mondo, Hamas-Isis, che ha commesso crimini contro l’umanità, ed Erdogan la elogia e ospita suoi alti esponenti”. Anche il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha criticato Erdogan, definendo che le sue parole “evidenti distorsioni della realtà e un oltraggio alla memoria della Shoà”. “Hamas – ha aggiunto Gantz – è l’organizzazione che ha perpetrato un infame massacro. Rimuovere la minaccia di Hamas dai cittadini di Israele è una necessità esistenziale e un imperativo morale senza eguali”.

26 Dicembre 2023

“Siamo in una guerra su più fronti – ha affermato martedì il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant alla Commissione esteri e difesa della Knesset – Veniamo attaccati da sette diverse arene: Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen e Iran. Abbiamo già risposto e agito in sei di questi ambiti, e qui lo dico nel modo più chiaro possibile: chiunque agisce contro di noi è un potenziale bersaglio, nessuno creda di essere immune”. Gallant ha detto che la guerra a Gaza sarà “lunga e dura e comporta costi elevati, ma la sua giustificazione è la più alta che possa esserci. Se non raggiungiamo gli obiettivi della guerra, ci troveremo in una situazione in cui le persone non vorranno più vivere nei luoghi dove possono essere aggredite (come il 7 ottobre). Siamo stati ferocemente e barbaramente attaccati allo scopo di scoraggiarci dal vivere qui. Dobbiamo mettere in chiaro che chiunque cercherà di fare di nuovo una cosa del genere ne pagherà le conseguenze”.

26 Dicembre 2023

Un missile anticarro di Hezbollah sparato dal Libano ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Santa Maria, nel villaggio di Iqrit, nel nord di Israele. Altri missili sono stati lanciati sulla zona mentre militari e paramedici israeliani prestavano soccorso a un 80enne custode della chiesa rimasto ferito. Il secondo attacco ha causato altri nove feriti fra i soccorritori. “Hezbollah non fa distinzione tra ebrei, cristiani o qualsiasi altro cittadino di Israele – ha detto a YnetNews Shadi Haloul, capo dell’Associazione cristiano-aramea in Israele – Per loro siamo tutti israeliani. Hezbollah è un’organizzazione terroristica simile all’Isis, non diversa da Hamas, e usa la popolazione civile cristiana in Libano come scudi umani”. Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito colpendo un sito di Hezbollah in Libano, nonché un edificio da cui si sono allontanati i terroristi che avevano lanciato il missile contro la chiesa.

La chiesa di Iqrit (nord Israele) colpita martedì da un razzo anti-carro Hezbollah (clicca per ingrandire)

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23 ottobre 2020