25 dicembre 2020

A partire da domenica pomeriggio Israele entrerà in un terzo lockdown di due o tre settimane. Lo ha deciso il governo, mercoledì, per arginare la diffusione del coronavirus. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il vice primo ministro Benny Gantz hanno concordato, fra l’altro, che saranno chiuse le scuole ad eccezione dei primi 4 anni delle elementari e degli ultimi due delle superiori, mentre le classi intermedie studieranno a distanza. Agli israeliani sarà vietato allontanarsi da casa per più di un km e tutto il commercio sarà sospeso, anche se continueranno le consegne di cibo dai ristoranti. Il trasporto pubblico sarà ridotto. Gli assembramenti saranno limitati a non più di 20 persone all’aperto e 10 persone al chiuso. Nel frattempo, il direttore generale del Ministero della salute Chezy Levy ha detto che in cinque giorni sono stati vaccinati contro il coronavirus 180mila israeliani, di cui 40.000 giovedì e 65.000 mercoledì. “L’obiettivo è vaccinare almeno 4 milioni di persone entro il primo trimestre del 2021: abbiamo abbastanza vaccini per farlo” ha aggiunto Chezy Levy, citato da YnetNews. D’altro canto, Levy ha avvertito giovedì sera che i contagi in Israele potrebbero raggiungere i 9.000 al giorno prima della metà di gennaio, con anche 800 pazienti gravi, se non verranno attuate misure drastiche, per cui il lockdown potrebbe essere esteso finché i casi giornalieri non scenderanno sotto i mille.