25 settembre 2019

Nel suo discorso di martedì all’Assemblea Generale dell’Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è reso ridicolo quando ha cercato di denunciare il presunto espansionismo di Israele esibendo una screditata mappa della propaganda anti-israeliana. “Con il suo discorso e le sue mappe – ha osservato Tovah Lazaroff sul Jerusalem Post – Erdogan ha fatto credere che ci fosse uno stato di Palestina prima del 1947 senza dire che fino ad allora il controllo era degli inglesi e dell’Impero Ottomano. Naturalmente non ha parlato del controllo giordano sulla Cisgiordania dal 1947 al 1967, compresa Gerusalemme est. E non ha parlato del rifiuto da parte dei paesi arabi del piano di spartizione del 1947, che avrebbe creato due stati: uno ebraico e uno palestinese. Né ha parlato degli attacchi arabi contro Israele che sfociarono nella guerra dei sei giorni, in risposta alla quale Israele strappò la Cisgiordania alla Giordania”. Si veda: “Le false mappe della propaganda anti-israeliana”. Poco prima del suo discorso, incontrando dei turchi che vivono a New York Erdogan ha paragonato lo sterminio di ebrei durante la Shoà a quello che ha definito il “genocidio” commesso da Israele nella striscia di Gaza. “Quello che non la smette di dire menzogne su Israele – ha commentato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – che massacra i curdi nel suo stesso paese, che nega gli orrendi crimini perpetrati contro gli armeni, quello dovrebbe smetterla di fare la predica a Israele”.

Il presidente turco Recep Erdogan all’Onu (clicca per ingrandire)