26 febbraio 2019

Danimarca e Australia hanno chiesto al Consiglio Onu per i diritti umani (UNHRC) di cessare il trattamento parziale contro Israele eliminando il controverso punto 7 dell’ordine del giorno, che obbliga l’agenzia a discutere di presunte violazioni israeliane in ogni sua sessione. Israele è l’unico paese al mondo oggetto di tale trattamento. “Come stato membro, la Danimarca opererà per avere un Consiglio che tratti tutti gli stati in modo equo e corretto – ha affermato il ministro degli esteri danese Anders Samuelsen – Mina la credibilità di questo Consiglio e dei suoi membri il fatto di continuare a prendere di mira un solo paese, Israele”. Da tempo gli Stati Uniti si adoperano senza successo per eliminare il punto 7. Anche l’Unione Europea ha più volte protestato e i suoi stati membri spesso si astengono dall’intervenire quando il punto 7 è in discussione. Lunedì Samuelsen ha chiesto espressamente a tutti i 47 stati membri dell’UNHRC di rimanere in silenzio durante il dibattito sul punto 7, che si terrà il 18 marzo. “Tutti i paesi dovrebbero essere trattati su un piano di parità. Pertanto, non parleremo sotto il punto 7, ma affronteremo la situazione in Israele/Palestina in base al punto 4 dell’ordine del giorno come tutti gli altri casi specifici”, ha detto Samuelsen. La ministra degli esteri australiana Marise Payne ha aggiunto: “È nostra ferma convinzione che un punto all’ordine del giorno separato incentrato sulla situazione di un singolo paese sia inappropriato giacché non accade per nessun altro contesto e per nessun altro paese”.