26 maggio 2016

Nello sforzo di salvare pergamene antiche dalle mani dei ladri antichità, la Israel Antiquities Authority, l’Heritage Project del Ministero israeliano per gli affari di Gerusalemme e la ministra della cultura Miri Regev stanno promuovendo un programma speciale di scavi archeologici nelle grotte del deserto di Giudea, dove sono stati rinvenuti i più antichi manoscritti in ebraico. L’obiettivo del programma, che impegnerà più di 500 volontari da Israele e dall’estero, “è quello di scavare e scoprire una volta per tutte tutti i rotoli che rimangono nelle grotte, in modo che possano essere salvati e conservati a curo dello stato” ha spiegato Israel Hasson, direttore della Israel Antiquities Authority. “I tombaroli – ha sottolineato Regev – stanno saccheggiando la storia della Terra di Israele e noi non possiamo permetterlo. I rotoli sono la più importante ed emozionante testimonianza dell’esistenza del popolo ebraico in Terra d’Israele duemila anni fa. Abbiamo il dovere di proteggere questo tesoro unico, che appartiene al popolo ebraico e al mondo intero”.