27 dicembre 2022

I servizi di sicurezza israeliani hanno reso noto martedì l’arresto di un palestinese di 26 anni, sostenitore dell’Isis, accusato d’aver realizzato il duplice attentato esplosivo del 23 novembre scorso a fermate d’autobus a Gerusalemme che causarono la morte del 16enne Aryeh Schupak e del 50enne Tadese Tashume Ben Ma’ada e il ferimento di altre venti persone. L’uomo, identificato e arrestato sei giorni dopo l’attentato grazie anche a prove Dna, risulta residente a Kafr Aqab (Gerusalemme est) e titolare di passaporto israeliano, con madre residente a Gerusalemme est e padre residente a Ramallah. Gli ordigni che aveva piazzato erano tre ma il terzo, il più grande, pensato per esplodere all’incrocio di Ramot dopo l’arrivo dei soccorsi, non è detonato per un malfunzionamento del telecomando cellulare. Lo stesso arrestato ha poi condotto gli inquirenti al luogo nel deserto di Giudea dove aveva nascosto altri cinque ordigni pronti per essere usati.