28 dicembre 2020

Durante scavi archeologici nella caverna di Tabun, alle pendici occidentali del Monte Carmelo (Israele nord), gli archeologi hanno trovato quella che potrebbe essere la più antica testimonianza dell’uso strumenti per molatura da parte di ominidi. Hanno infatti rinvenuto un ciottolo recante le tipiche alterazioni meccaniche registrate sugli strumenti da molatura, solo che il manufatto in questione proviene dai primi strati del complesso Acheulo-Yabrudiano del tardo Paleolitico Inferiore risalente a circa 350.000 anni fa, cioè 150.000 anni prima di qualsiasi altra prova di molatura o abrasione e persino prima della comparsa di homo sapiens. “Sebbene lo strumento sia apparentemente semplice, la sua datazione così antica e il fatto che non abbia paralleli in una fase così precoce dell’evoluzione umana gli conferiscono un’ importanza mondiale” hanno detto i ricercatori Ron Shimelmitz, Iris Groman-Yaroslavski, Mina Weinstein-Evron e Danny Rosenberg, dello Zinman Institute of Archaeology dell’Università di Haifa. Gli strumenti di pietra risalenti a 1,5 milioni di anni fa portano i segni di percussione cioè di movimenti verticali, ha spiegato Shimelmitz a Times of Israel. Questa appare invece come la prima pietra utilizzata per l’abrasione, che richiede un movimento orizzontale, ed è un modo di lavorare totalmente diverso e più delicato. La piccola pietra arrotondata dimostra che in una fase così precoce venne ad aggiungersi una nuova tecnologia molto significativa alla cassetta degli attrezzi degli ominidi. I risultati della ricerca saranno pubblicati nel numero di gennaio 2021 del Journal of Human Evolution.

Strumento in pietra per abrasione di circa 350.000 anni fa, trovato nella grotta di Tabun del Monte Carmelo